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Il Pd della Schlein farà molte cose di sinistra ma nessuna sensata

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La Sinistra italiana, che ormai è vassalla dell’estremismo culturale del M5S che peraltro continua a supportarla surrettiziamente alle urne come ha fatto durante l’elezione del segretario del Pd e, ultimamente, nelle elezioni comunali di Udine, si è data un altro grande obiettivo: dopo i proprietari di case rompere i coglioni anche agli estimatori del barbecue

– Enzo Ciaraffa –

Sono anni che milioni d’italiani chiedono al Pd d’imparare a rappresentare la Sinistra, magari nell’ambito di un consolidato sistema di alternanza politica, come avviene in tutte le democrazie degne di questo nome. E, invece, soprattutto da quando si è dato una nuova segretaria, nella figura dei Elly Schlein, il Partito democratico sta applicando quella che gli specialisti della mente chiamano “psicologia inversa”, una strategia manipolativa attraverso la quale s‘induce una persona a fare cose che in realtà non desidera fare. In altre parole, spingendo sempre sotto le luci della ribalta politica i soliti Zan, una certa Laura Boldrini, l’ex capo delle sardine, Mattia Santori, e la nuova segretaria cosmopolita, il vertice del Pd cerca di convincere gli italiani di essere tutti gay, filo immigrazionisti a oltranza e incalliti fumatori di canne. In realtà, alla stragrande maggioranza dei nostri connazionali non importa nulla di come alcuni individui utilizzano le loro terga, vedrebbero invece molto volentieri meno immigrati in giro a delinquere nei loro quartieri e, per i loro vizi, non ambirebbero ad altro che fumarsi un pacchetto di sigarette del monopolio statale, se non fosse che questo è diventato più costoso dell’hashish.

Questa sinistra, che ormai è vassalla dell’estremismo culturale del M5S che peraltro continua a supportarla surrettiziamente nelle urne come ha fatto durante l’elezione del segretario del Pd e, ultimamente, nelle elezioni comunali di Udine, si è data un altro grande obiettivo: dopo i proprietari di case rompere i coglioni anche agli estimatori del barbecue

Infatti, il sindaco piddino di Bologna, quel Matteo Lepore che voleva cancellare il termine patriota dalle targhe commemorative del capoluogo felsineo, una ventina di giorni fa ha emesso un’ordinanza che prevede il divieto di combustione all’aperto, e quindi di barbecue, quando v’è un eccesso di polveri sottili nell’aria. Sicché, coloro che saranno sorpresi a grigliare nel loro giardino nelle giornate caliginose, grazie all’ennesimo Matteo nazionale che la fa sempre fuori dal vaso, si beccheranno una multa di 200 euro. Risulta, infatti, che un incauto grigliatore bolognese sia stato già sanzionato dalla Polizia Municipale per inadempienza.

Ci domandiamo: ma una città come Bologna che si contende il terzo/quarto posto nella classifica delle città più pericolose d’Italia a causa della delinquenza che vi prospera (Fonte: Il Sole 24 Ore), non dovrebbe imporsi altre priorità?

(La copertina è di Donato Tesauro)

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