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La signora Torelli, una ininfluencer che si credeva influente

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signora Torelli
Secondo l’istituto di sondaggi e statistiche Swg, nelle ultime elezioni politiche i giovani hanno disertato le urne nella misura del 37%, una percentuale piuttosto alta, ma per fortuna compensata dalla massiccia affluenza al voto delle classi più anziane. Eppure c’è una signora in Italia, che s’intende esclusivamente di armadi, di grucce e di naftalina, che non vorrebbe far votare gli anziani per immobilizzarli in un bozzolo esistenziale e consegnarli così all’inane attesa della morte

– Enzo Ciaraffa –

Soltanto in questi giorni ho potuto rendermi conto di quanto sia stato fortunato nel corso della mia esistenza: ho vissuto con due grandi influencer senza saperlo! No, non vi sforzate a cercarne il nome su Internet, non le trovereste, si chiamavano semplicemente Giovannina e Angela ed erano, rispettivamente, mia nonna e mia madre.

Perché questo esordio?

Perché pare che oggidì si possa diventare (più o meno) famosi e catalizzare tanti followers su Instagram soltanto perché si è capaci di mettere in ordine gli abiti e la biancheria nell’armadio: capitasse a me, che modestamente so fare bene soltanto il nodo alla cravatta, m’inchinerei tre volte al giorno in adorazione di Kevin Systrom e perfino di Zuckerberg, invece di svegliarmi al mattino, come fa tanta brutta gente, e iniziare a riversare il proprio veleno sul prossimo.

Nei giorni scorsi, tale Giulia Torelli, “consigliora” su Instagram di come vanno sistemati gli abiti nell’armadio – della quale non avevo mai sentito parlare prima, e per questo mi domando come io abbia fatto a sopravvivere senza sapere nulla della sua esistenza – ci ha dispensato il suo fluido pensiero a proposito degli anziani che, secondo lei, avrebbero determinato la vittoria del Centrodestra col loro voto. Eccovi, in proposito, un florilegio dal Torelli-pensiero: «Perché i vecchi hanno il diritto di voto? Lo hanno già esercitato nella loro lunghissima vita. Basta, basta votare, non sanno niente. Non hanno idea. Quello che sanno lo vedono al Tg, non sanno cosa stanno facendo. I vecchi non devono fare niente, tantomeno votare, devono stare in casa, fermi immobili con quelle mani. Sono completamente rincoglioniti con le mascherine sulla bocca! Non serve a niente non tenerla sul naso, eppure sono vivi lì attaccati alla vita. Basta, la smetto prima che succeda un patatrac». Mi corre l’obbligo, però, di chiarire che la suddetta signora Torelli, spaventata per gli echi negativi che stavano avendo sulla sua attività quelle bruttissime parole contro gli anziani, qualche giorno dopo le ha ritrattate, ma non per questo ho mutato il mio giudizio sul suo conto.

E veniamo al patatrac adombrato dalla signora. Ma quale patatrac pensa di aver provocato, si tranquillizzi: nell’immaginario degli italiani non contava niente prima e meno ancora conta adesso. Per quanto mi riguarda, poi, sono abbastanza vecchio per poter essere annoverato tra i destinatari delle flatulenze-pensiero della signora in questione, uscite evidentemente per sbaglio dall’orifizio superiore anziché da quello inferiore, purtuttavia, tappandomi il naso, perderò qualche minuto del mio poco tempo disponibile per chiarirle un po’ le idee, ammesso che ciò sia umanamente possibile.

Intanto, vorrei ricordare a questa signora che, secondo l’istituto di sondaggi e statistiche Swg, i suoi coetanei, ai quali essa – ipso facto – vorrebbe mettere il governo del mondo in mano, hanno disertato le urne nella misura del 37%, una percentuale piuttosto alta ma, per fortuna, compensata dall’affluenza al voto delle classi più anziane. Per carità, sarebbe contro natura non ammettere o auspicare che i giovani abbiano in mano le leve del potere… ma il patrimonio politico, etico e culturale per poterlo fare chi deve trasmetterglielo? Gli anziani evidentemente. Eppure la signora Torelli voleva immobilizzare le persone di una certa età in un bozzolo esistenziale e consegnarli così all’inane attesa della morte. Una roba da nazisti! Ebbene, nonostante dubiti della sua utilità, voglio fare un ultimo sforzo per tentare di mettere qualcosa nella sua graziosa, ma temo vuota, testolina.

Louis Pasteur aveva superato i sessant’anni quando scoprì il virus del colera, del carbonchio e della rabbia nei cani e nell’uomo.

I due più coriacei nemici del nazismo, coloro che riuscirono a sconfiggerlo furono il primo ministro inglese Winston Churchill e il presidente americano Franklin Delano Roosevelt (peraltro pure paraplegico), quando avevano rispettivamente sessantasei e sessant’anni.

Alcide De Gasperi aveva sessantacinque anni quando prese nelle sue capaci mani le sorti dall’Italia appena uscita da un catastrofico conflitto mondiale.

Rita Levi – Montalcini aveva quasi ottant’anni quando le fu assegnato il Premio Nobel per la medicina.

E credo non fossero così giovani neanche i ricercatori che, in pochi mesi, ci hanno offerto il vaccino anti Covid-19.

Ma notre dame des armoires non è stata “originale” neppure nella studiata performance contro gli anziani, perché perle simili alle sue ce le aveva già ammannite Beppe Grillo nel 2019 quando scopiazzò un articolo pubblicato nel 1970 dallo scrittore Douglas J. Stewart. 

Se la signora Torelli avesse qualcosa di vagamente solido nella testa capirebbe che è libera di scrivere tutte le cazzate che vuole, ed è in buona salute soltanto perché, prima che lei nascesse, degli anziani seppero prendere sulle loro spalle la croce del governo dei popoli e della ricerca scientifica, e queste due attività, la grande politica e la grande ricerca, sono più di una croce poiché rubano a chi vi si dedica tempo, amori, sentimenti e libertà personale.

Men che mai la nostra eroina riuscirà a immaginare che cosa sarebbe l’umanità, oggi, se non fossero esistiti tanti anziani, anche non necessariamente famosi come i personaggi sopra citati.

Quindi, non se ne abbia a male la signora Torelli se non seguirò il suo consiglio di starmene a casa e di tenere le mani immobili, perché se lo facessi non potrei provare il piacere di chiudere il pugno ed estrarre il dito medio.

A buon intenditor poche parole…

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