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La “nuova cosa” del governatore di Lombardia

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Sarà interessante capire cosa si proporrà Lombardia Ideale, il nuovo soggetto politico di Attilio Fontana, chi ne sarà il timoniere e a chi verranno sottratti voti. Sì, perché se l’obiettivo non sarà quello di incrementare i voti del centrodestra il tentato suicidio è già annunciato, dal momento che i voti bisognerà pur levarli a qualcuno sennò, frastagliandosi soltanto, si finirà col perdere quelli propri. Come insegna la storia recente del centrodestra proprio a Varese
– Enzo Ciaraffa –

Il sociologo americano David Philips ritiene che i suicidi di massa avvengano quasi sempre per imitazione o per il cosiddetto effetto Werther, riferendosi al romanzo epistolare di Wolfgang Goethe “I dolori del giovane Werther”, nel quale il giovanissimo protagonista si suicida. In effetti tale romanzo provocò, per imitazione, una tale ondata di suicidi emulativi nei giovani del tempo che le autorità di alcuni Paesi ne proibirono la circolazione. Speriamo non debba accadere la medesima cosa in Italia per i ripetuti suicidi della politica.

Come il Pd che, pur potendo contare sulla maggioranza relativa degli italiani e sulla maggioranza assoluta dell’establishment, si è suicidato nel giro di qualche anno, grazie alle cure del suo ultimo segretario eletto, anche nel centrodestra si sta producendo l’effetto Werther.

Pare che il nuovo assemblamento di centrodestra in Lombardia sarà il seguente: Lombardia Ideale, l’ennesimo oggetto politico misterioso che il governatore di Lombardia, Attilio Fontana, svelerà il prossimo 6 febbraio; Insieme & Futuro, l’associazione di centrodestra fondata da Luca Marsico ex del partito di Berlusconi; la Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia, con i loro connotati ufficiali e… sottufficiali.

Ma in questo assemblamento chi farà cosa? Chi ne sarà il vero timoniere? A chi verranno sottratti voti? Se l’obiettivo non sarà quello di incrementare voti, si annuncia già un tentativo di suicidio a puntate, dal momento che i voti bisognerà pur levarli a qualcuno, sennò – frastagliandosi soltanto – si finirà col perdere quelli propri.

Si pensa di prenderli alla sinistra? Manco a parlarne, vista la disperata compattezza da ultima spiaggia dei suoi ultimi mohicani. Si pensa di poter cannibalizzare Fratelli d’Italia? Ammesso e non concesso che tale operazione riuscisse, la raccolta di consensi attinti dal partito di Giorgia Meloni sarebbe risibile, trattandosi di un partito che è al 4,3% delle politiche e al 3,6% delle regionali.

Ma allora, a conti fatti, a cosa servirà questa suddivisione dei pani e dei pesci di una coalizione politica che oggi – già forte dell’effetto Salvini – avrebbe tutto da guadagnare a rimanere compatta nelle sue singole componenti, senza inventarne altre. Tra l’altro, un ennesimo marchingegno politico di pretta marca lombarda, come quello che si annuncia, e che rechi anche l’imprimatur di Salvini, farebbe perdere alla Lega del nuovo corso un sacco di voti al Sud, relegandola di nuovo negli angusti confini della fu Padania.

Il guaio è che la storia, anche quella recente, non insegna mai niente alla politica: la Provincia e il Comune di Varese furono persi proprio dopo un ennesimo frazionamento del centrodestra, rispettivamente nel 2014 e nel 2016.

Oddio, una vaga idea del perché di questa operazione ce la siamo fatta, ma i giornalisti devono cercare di narrare i fatti nella loro oggettività e, per quanto è possibile, rifuggire dalla dietrologia. Aspetteremo, dunque, il 6 febbraio per dare un nostro giudizio, fidando che Fontana, politico solitamente accorto e intelligente, riesca a chiarirci un po’ le idee, che diverranno certamente luccicanti quando avrà rivelato chi salirà a bordo della sua “nuova cosa”.

Foto in evidenza: Maroni, Fontana e Salvini a Milano (Foto Repubblica)
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