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Il ritorno di Munigund al monastero di Cairate

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Grazie alla sensibilità dell’assessore alla cultura locale e al saggio dedicatole da Enzo Ciaraffa, per un pomeriggio tornerà a rivivere nel monastero di Cairate la principessa/badessa più famosa d’Italia dopo la monaca di Monza, presentata dall’autore con un linguaggio semplice e diretto, che mette in correlazione eventi e personaggi che hanno fatto parte della storia d’Italia
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Se dopo attente verifiche effettuate col metodo del radiocarbonio gli studiosi hanno fatto risalire la pergamena del testamento dal quale prende l’aire la vicenda di Munigund al XII secolo e non, invece, al secolo in cui la protagonista sarebbe vissuta, nessuno di essi però se l’è sentita di escludere che nell’ottavo secolo dell’era cristiana possa essere esistita una badessa con tale nome al castello-monastero di Cairate.

È stato intorno a questa sua stessa osservazione che Enzo Ciaraffa ha costruito il saggio sulla principessa/badessa più famosa d’Italia dopo la monaca di Monza, ovvero “Munigund – La storia (o il sogno) di una donna straordinaria”.

L’autore, vista la materia trattata, come sempre fa quando scrive di argomenti solitamente ritenuti ostici, ha voluto privilegiare un linguaggio semplice e diretto, mettendo in correlazione eventi e personaggi che hanno fatto parte della storia d’Italia, partendo da Cairate che, calendario alla mano, ha gli stessi anni di Roma, della caput mundi.

Ma come da lui stesso spiegato nella prefazione, l’autore non ha inteso scrivere un libro di storia perché – parole sue – storico non è, né vuole proporsi come l’acritico pasdaran di una leggenda, bensì ha voluto esplorare senza preconcetti di alcun tipo la pòiesis di un personaggio deducibilmente reale che – come speriamo il lettore si accorga – è più interessante della sua stessa leggenda.

Enzo Ciaraffa, ospite a Cairate del sindaco Paolo Mazzucchelli e dell’assessore alla cultura Anna Pugliese che fin dagli inizi ha ispirato il saggio inserendolo in alcuni progetti culturali, presenterà il proprio lavoro il prossimo 24 marzo, alle ore 15,30, nell’unico luogo dove una tale presentazione avrebbe avuto un senso compiuto: il chiostro del Monastero di Munigund.

La treccia di Munigund

La treccia di Munigund – I sospiri di Cairate

Siccome saremo nel pieno della settimana che il Comune di Cairate ha dedicato alla donna assieme all’associazione Eva onlus, alla presentazione del saggio non potevano che essere chiamate a partecipare quattro donne: la narratrice, signora Veruscha Sartor, le cantanti Anna De Bernardi, Ludovica Varsalona e Raffaella Corradini Osculati.

Ma domenica prossima, dopo la presentazione del saggio di Ciaraffa, la panetteria artigiana cairatese Il Prestineè di Primo e Cinzia Juretig, proporrà all’assaggio degli ospiti il pandolce La treccia di Munigund/I sospiri di Cairate, nato da un dolce dell’antica casa grazie anche agli input dell’assessorato alla cultura e del consigliere comunale Cristina Luoni che ne hanno suggerito la rielaborazione in chiave medioevale.

Insomma, con la Munigund di Ciaraffa, con l’assessore alla cultura donna, col consigliere comunale donna, con la narratrice donna, con le cantanti donne, con la facitrice del pandolce donna e con la presidente di Eva onlus donna, domenica prossima al Monastero sarà – come ha scherzato l’autore – la dittatura della ginecocrazia!

Ma che volete, è la settimana che Cairate dedica alle donne.

Immagine in evidenza: l’assessore alla Cultura Anna Pugliese e il responsabile di questo blog, autore del saggio su Munigund

 

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