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I Capitani veri e farlocchi del coronavirus

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Mentre negli Stati Uniti democratici e repubblicani stanno combattendo spalla a spalla contro il Covid -19, in Italia Conte, rigorosamente in solitaria, si propone ai media un giorno sì e l’altro anche soltanto per dire che la strategia da lui messa in campo contro il coronavirus è degna di Winston Churchill, con il plauso e l’incensatura  dei poteri che contano mentre, come strategia alternativa, il suo avversario politico ha avuto la brillante idea di suggerire agli italiani, come pratica anti-contagio, la messa di Pasqua che per quanto fuori luogo  è meno fantasiosa dei decreti che Conte ha fino ad oggi emanato
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Probabilmente noi esseri umani dovremmo fare più spesso esercizio di umiltà se, com’è accaduto in questi mesi, è bastato un virus per polverizzare le certezze del nostro mondo e con esse immaginabili prospettive di futuro.

Per quanto otto mesi fa i popolar democratici, con attico al Gianicolo e Rolex al polso, si fossero strappati le vesti perché Matteo Salvini aveva chiesto agli elettori i pieni poteri, volendo intendere con ciò la maggioranza in Parlamento, ci sentivamo ancora dei cittadini liberi perché potevamo andare dove ci pareva, potevamo frequentare chi volevamo, potevamo mangiare ciò che desideravamo, potevamo, volendo, perfino coabitare ogni tanto  con la persona amata e non, per forza, con quella appartenente al nostro nucleo familiare ufficiale. Mai avremmo pensato che in appena 240 giorni avremmo perso quelle e ben altre libertà perché, complice la lotta al coronavirus, alla fine i pieni poteri se li è presi Giuseppe Conte che, di fatto, ha esautorato il Parlamento ed instaurato la dittatura governativa dove – altra riproduzione della storia a parti invertite – abbiamo visto i grilloproletari sostenere l’inedito duce, mentre le destre conservatrici stavolta se ne sono andate esse sull’Aventino, anzi peggio, se ne sono andate a casa loro! Sicché un leader politico come Conte, che era mal sopportato perfino da coloro che lo appoggiavano e dallo stesso Mattarella che, per paura di Salvini, lo aveva dovuto imbullonare a Palazzo Chigi, è diventato il politico italiano più “visibile” d’Italia e d’Europa, una roba che leader del calibro di Macron e di Johnson gli fanno un baffo. Anzi da più parti si vocifera che, per mettere a frutto questo suo stato di grazia, il PD e il M5S stiano pensando di costruire a breve un partito intorno a Conte… sarà il virus cinese a scegliere l’avversario del Centrodestra alle prossime (e temiamo remote) elezioni politiche?

Le cose, ovviamente, non sono cambiate repentinamente soltanto in Italia ma anche in altre parti del mondo.

Nel giro di pochi giorni, e dopo avere investito cinquecento milioni di dollari per la sua campagna elettorale nelle primarie democratiche in vista delle presidenziali, Michael Bloomberg, il miliardario ex sindaco di New York, si è ritirato dalla competizione, pensando però di capitalizzare i dollari, comunque investiti, appoggiando la nomination del candidato che avrebbe sfidato Trump per la Casa Bianca e cioè Joe Biden.

Poi anche oltre l’Atlantico è arrivato il Covid-19, che proprio in queste ore sta colpendo duramente gli USA, in particolar modo la città di New York, provocando degli effetti a catena anch’essi impensabili fino a qualche settimana fa, rimescolando le carte, anzi stravolgendo del tutto il gioco. Infatti, sia Trump che il governatore dello Stato di New York, Andrew M. Cuomo, stanno operando spalla a spalla per fronteggiare l’epidemia che sta mettendo in difficoltà il Paese e, in modo particolare, sta mettendo in ginocchio lo Stato federale della “grande mela”, sicché ambedue sono al momento  i personaggi politici più presenti sui media statunitensi con una popolarità che non ha precedenti nella storia di quel Paese… è come se, anche in questo caso,  il virus cinese avesse stabilito  chi dovranno essere i prossimi competitori per la Casa Bianca! Questa evenienza è, secondo alcuni analisti politici, meno remota di quanto non appaia fino al punto che il partito democratico potrebbe rinunciare a Biden e puntare, invece, su Cuomo per tentare di battere il Tycoon.

Però, mentre negli Stati Uniti democratici e repubblicani stanno combattendo insieme e senza rivalità bottegaie contro il Covid -19, in Italia Conte, rigorosamente in solitaria, si propone ai media un giorno sì e l’altro anche soltanto per dire che la strategia da lui messa in campo contro il coronavirus è degna di Winston Churchill, specialmente dopo che ha decretato altri 400 miliardi di euro per le imprese alle quali, però, non arriverà un centesimo della sua “potenza di fuoco”. Sì, perché non parliamo di euro erogabili dal governo direttamente alle imprese ma, semmai, della cifra entro la quale queste potranno ulteriormente indebitarsi con le banche… con la garanzia del governo però.

Quasi, quasi siamo tentati di dar ragione a Salvini che, in presenza delle genialate del governo, ha avuto anche lui una geniale idea alternativa: affidarsi a una salvifica messa di Pasqua!

Sicché, mentre l’umanità a causa del coronavirus sta accelerando la sua corsa verso il buco nero della paralisi del sistema economico mondiale, per contribuire a frenare questa corsa distruttiva che ci perderebbe tutti, noi italiani abbiamo da poter scegliere tra due condottieri uno più farlocco dell’altro: Giuseppi Churchill da Volturara Appula e Fra’ Matteo da Milano.

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