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Fassino e la nuova frontiera della Sinistra

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Fassino
Dopo le sciccose adunate ferragostane sulla spiaggia di Capalbio, l’attico ai Parioli, il Rolex e le armocromiste a trecento euro l’ora, quello dei profumi costosi sembra essere la nuova frontiera della Sinistra un tempo proletaria e sudaticcia, come gli operai con i calli alle mani dei quali una volta difendeva gli interessi

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Nel periodo natalizio dell’anno 2022, l’ex segretario del Partito Democratico, il radicale di sinistra Pier Luigi Bersani, venne visto acquistare un profumo per la moglie in un negozio che proprio per tasche proletarie non è: quello di Louis Vuitton. Poco male perché, come sostenne l’onorevole di origini ivoriane Aboubakar Soumahoro (anche lui della sinistra radicale…), l’eleganza è un diritto sacrosanto. Specialmente per quelli che – aggiungiamo noi – come sua moglie e sua suocera, hanno rubato i soldi delle nostre tasse speculando sui migranti che dicevano di voler tutelare e per questo entrambe finite agli arresti.

Ma, a quanto pare, dopo le sciccose adunate ferragostane a Capalbio, l’attico ai Parioli, il Rolex e  le armocromiste a trecento euro l’ora, quello dei profumi costosi sembra essere la nuova frontiera della Sinistra, un tempo proletaria e sudaticcia come gli operai con i calli alle mani dei quali una volta difendeva gli interessi. Infatti, un altro ex predecessore della Schlein in via del Nazareno, l’onorevole Piero Fassino, lo scorso 15 aprile è stato sorpreso (pare per la terza volta) al duty free dell’aeroporto di Fiumicino con una boccetta di profumo da 130 euro in tasca, mentre si recava verso l’uscita senza passare per la cassa a pagare. Per questa ragione e per la sua recidività, l’onorevole piddino è stato denunciato per tentato furto.

Nella fattispecie non vogliamo emettere sentenze tanto al chilo contro Piero Fassino, il cui comportamento al duty free sarà valutato nelle giuste sedi istituzionali, e neppure vogliamo ancora rigirare il coltello nella piaga rimarcando il fatto che certi vezzi alto-borghesi dovrebbero stare alla Sinistra come la verginità a una prostituta di lungo corso, ma soltanto cogliere un’incoerenza.

L’onorevole Fassino è quello che il 2 agosto dell’anno scorso, alla camera dei deputati, sventolò il cedolino dello stipendio da parlamentare sostenendo che, al netto delle ritenute, quella sua era una paga piuttosto modesta. E stava parlando di 4.718,00 euro mensili che non sono proprio bruscolini. Visto, però, come Fassino e la classe politica in generale hanno ridotto il nostro Paese e la finanza pubblica, sono pur sempre troppi questi soldi a nostro avviso.

Ebbene, dato lo stipendio da fame che riteneva di percepire, non sarebbe stato meglio per il nostro povero onorevole rinunciare ai profumi costosi invece di andarli a rubare come pare abbia fatto? Quest’interrogativo, però, ne suscita almeno altri due: data la reiterazione del reato, perché rubare è un reato, ci troviamo al cospetto di un caso di cleptomania? Fassino, che ha settantacinque anni e non ha mai avuto un fisico da incredibile Hulk, sta bene in salute? Non sapremmo spiegarvene il perché in modo razionale, ma confessiamo di provare un po’ di umana pietà per lui e, pertanto, gli auguriamo una buona salute e di riuscire a dimostrare la sua buonafede in un caso oggettivamente scabroso per un delegato del popolo lavoratore.

Ma è alla sua parte politica che lanciamo un avvertimento: signori e signore della Sinistra, scendete sulla terra, perché con il Centrodestra saldamente al governo, ormai in Rai e nei consigli di amministrazione delle grandi aziende per voi la rendita di posizione è finita, e insieme ad essa anche quel clima di diffusa impunità grazie al quale ci avete fatto ingoiare le più grandi porcate politiche negli ultimi vent’anni. I giornali vostri amici come la Stampa, la Repubblica e il Fatto Quotidiano non bastano più a coprirvi il culo perché il consenso degli italiani, se volete vincere le elezioni, dovrete guadagnarvelo sul campo, misurandovi con i problemi “reali” della gente comune.

Provate a meditare sul fatto che, appena qualche anno fa, all’onorevole Fassino del potente Pd, un partito grande somministratore di prebende governative, gliel’avrebbero fatta passare liscia al duty free di Fiumicino, come peraltro pare avessero già fatto in precedenza. Oggi, invece, i vostri delusi corifei si rivolgono altrove, al Centrodestra di governo che cercano d’ingraziarsi diventando più realisti del re. Capito l’antifona? Perciò, non attribuite ad altri la vostra crisi d’identità, piuttosto rimboccatevi le maniche e ritornate finalmente in mezzo agli italiani che, badate bene, in maggioranza non sono radicali qualunque sia il partito che votano perciò il tragico trio Schlein – Conte – Fratoianni riuscirà soltanto a far male al Paese e alla causa della Sinistra.

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