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Ciaraffa-Špánik, un esempio di amicizia e collaborazione senza nessuna frontiera

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I due autori, nel raccontare un segmento di storia d’Italia, della Repubblica Ceca e della Repubblica Slovacca, si sono proposti l’obiettivo di dar voce alla gente comune dei loro Paesi, come militari, funzionari statali, operai, diplomatici, sindaci e giornalisti, grazie anche a una documentazione che parte da un minuscolo cimitero militare cecoslovacco della Grande Guerra e accompagna il lettore in un viaggio della durata di un secolo

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Perfettamente supportato per la bisogna dai suoi collaboratori e collaboratrici, l’Ambasciatore della Repubblica Ceca in Italia ha voluto incontrare gli autori italiani che si sono particolarmente distinti nella ricerca sulla storia e costituzione della Legione e della II Armata Cecoslovacca nel nostro Paese negli anni a cavallo della Grande Guerra. Tra gli invitati il giornalista e responsabile di questo blog, Enzo Ciaraffa, autore del libro I Cecoslovacchi sull’Olona tradotto e pubblicato in Repubblica Ceca col titolo Čechoslováci na řece Olona. Il libro è reperibile abbinato all’opera prima Historie československé domobrany v Itálii (Storia della Milizia Territoriale Cecoslovacca in Italia), scritta dal diplomatico Ceco, il Console Jozef Špánik.

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Dopo il saluto dell’Ambasciatore, ha aperto gli interventi il professor Francesco Caccamo dell’Università di Chieti-Pescara che si è intrattenuto sulla Grande Guerra e sulla relazione che essa ebbe con la nascita della Cecoslovacchia. È seguito Alessandro Volpato autore del libro Nazdar, il quale ha evidenziato un interessante paradosso: nacque prima l’esercito cecoslovacco e poi la Cecoslovacchia!

Enzo Ciaraffa, invece, dopo aver raccontato ai presenti come, quando e perché sono nati i suoi libri sulle truppe cecoslovacche che si costituirono in Italia, ha richiamato l’attenzione su due singolari punti di partenza dei suoi lavori: un cimitero di guerra che nessuno voleva costruire fin quando non intervenne un industriale – mecenate e un libro che egli non si era proposto di scrivere. Il tutto, ha spiegato Ciaraffa, prese l’abbrivio in un ridente paesino posto sulla riva occidentale del fiume Olona il cui sindaco era all’epoca il signor Luigi Melis che, tra le tante iniziative intraprese con l’ambasciata ceca di Roma e il Consolato di Milano, fece erigere un cippo commemorativo nell’area dell’antico cimitero cecoslovacco.

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Il Tenente Colonnello Ciaraffa ha anche illustrato i progetti editoriali che hanno in programma lui e il Console Špánik come, per esempio, la pubblicazione in lingua italiana di un condensato della sua opera e la ricerca di tracce ancora sconosciute del viaggio in Italia del poeta romantico ceco Karel Hynek Màcha. Nel suo intervento il nostro relatore ha voluto rendere il giusto merito alla poderosa opera del dottor Jozef Špánik nel riportare alla luce la vicenda militare e umana dei Legionari Cecoslovacchi a vario titolo presenti in Italia nel quinquennio 1915 – 1920. Sicché, al termine del suo intervento ha introdotto con accorate parole di stima ed amicizia il Console Špánik e la sua opera Zapomenuté vojsko (Esercito dimenticato), un libro che, secondo lui, meriterebbe di entrare nelle scuole della Repubblica Ceca come testo sussidiario di storia.

Dopo l’articolata dissertazione di Špánik, le due rappresentanti dell’Associazione Nazionale Legionari Cecoslovacchi hanno conferito un diploma di benemerenza ai relatori con in più una onorificenza – ringraziamento per il Console e per il responsabile del nostro blog.

È molto piaciuta ai padroni di casa la citazione finale di Ciaraffa a proposito del progetto editoriale che condivide con Špánik: «Progetti troppo ambiziosi per noi che siamo così piccoli di fronte ai grandi concentramenti editoriali? A questo interrogativo rispondo citando un pensiero del padrone di casa istituzionale, il presidente Petr Pavel: Dove sta scritto che i più intelligenti e capaci siano sempre i più grandi? Siamo piccoli ma faremo del nostro meglio». Faremo del nostro meglio… come dire che dal tandem italo-ceco dei due autori v’è da attendersi qualche altra bella sorpresa nel campo della storia delle Legioni Cecoslovacche in Italia. E non solo.

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