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Anche il sindaco di Gallarate con i piedi nell’acqua

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Molti cittadini hanno apprezzato il fatto che, pochi minuti dopo la fine del violento fortunale, il sindaco di Gallarate Andrea Cassani fosse già in giro per la città al fine di rendersi conto dei danni e, di volta in volta, indirizzare la Protezione Civile Comunale verso i punti più colpiti, come alcuni caseggiati situati lungo il Corso Sempione

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Una violenta e improvvisa bomba d’acqua, come quella che domenica scorsa si è abbattuta sul Varesotto, non è facilmente smaltibile dal sistema fognario di una città urbanisticamente “concentrata” e multilivello come Gallarate, specialmente nelle zone che costeggiano il lungo declivio di Corso Sempione dove l’acqua scorre velocissima e inarrestabile a causa della crescente pendenza. Quindi, a voler ragionare in termini rigorosamente obiettivi, stavolta l’antica imprecazione “Piove, governo ladro!” non ci starebbe proprio.

Saremo magari anche degli ingenui ma nella circostanza abbiamo molto apprezzato il fatto che, pochi minuti dopo la fine del fortunale, il sindaco di Gallarate Andrea Cassani fosse già in giro per la città al fine di rendersi conto dei danni e, di volta in volta, indirizzare la Protezione civile comunale verso le zone più in sofferenza.

Gli eterni cacciatori di polemiche, che in Italia vivaddio non mancano, avranno visto nell’agire del primo cittadino un surrettizio tentativo di captare consenso popolare in vista delle imminenti elezioni amministrative; chi invece aveva case e taverne allagate come noi ha visto e sentito molto vicino un sindaco che, con l’acqua alle caviglie anche lui, cercava di confortarci e, allo stesso tempo, capire assieme a noi che cosa fare per evitare di andare ancora a finire sott’acqua in futuro. Ha scattato persino delle foto da mettere a disposizione dell’ufficio tecnico del Comune.

Peraltro, cosa piuttosto rara in politica, alle parole di domenica il sindaco Cassani ha fatto seguire le azioni concrete: mentre scriviamo è in giro assieme all’assessore ai lavori pubblici e allo staff dell’ufficio tecnico per i sopralluoghi pre-lavori lungo alcuni punti della città.

(Copertina di Laura Zaroli)

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