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Vaccinazioni, tra il Marchese del Grillo e il politicamente corretto

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La lotta al Covid-19 sta mettendo in maggiore evidenza le diseguaglianze di merito, come dire il divario tra i capaci e gli incapaci, lasciando in mano a questi ultimi la gestione della più grande vaccinazione di massa che la storia dell’umanità ricordi. Qualcuno come il governatore della Campania, De Luca, ha reso bene l’idea di questo divario, facendosi subito vaccinare con una delle 720 dosi arrivate ieri mattina nella sua regione. Forse l’intento del De Luca era buono e magari voleva invogliare i suoi corregionali a vaccinarsi senza timore, ma quel che è certo il suo gesto ha ottenuto un risultato mediatico disastroso perché è stato interpretato come una soperchieria
– Enzo Ciaraffa –

Quando nel 1847 il costruttore statunitense Samuel Colt mise in commercio la pistola a rotazione da sei colpi che da lui prese il nome, il potere distruttivo delle armi da fuoco fece un notevole passo in avanti perché, mentre prima una pistola ad avancarica riusciva a sparare un colpo ogni minuto, la Colt ne sparava sei in pochi secondi. Inutile dire che l’arma si diffuse subito in tutto il mondo all’insegna dello slogan “Dio creò gli uomini diversi, Samuel Colt li rese uguali”. Non ha ottenuto lo stesso risultato livellante il Covid-19 che, nel suo dilagare, ha reso forti i leader deboli (vds. Conte), ha indebolito quelli forti (vds. Trump che ha perso addirittura una rielezione che aveva già in tasca) ed è stata un’ecatombe di persone anziane con scarsi mezzi economici, mentre altri anziani, se ricchi, ne sono usciti praticamente indenni (vds. Berlusconi e Briatore).

Non parliamo, poi, del mondo politico nostrano dove, praticamente, non si lamentano vittime e vi sono stati pochissimi contagiati, pur avendo il Parlamento un’età media considerata a rischio perché oscilla tra i 44 anni alla Camera ed i 52 al Senato. I casi sono due: o il virus cinese ce l’ha a morte con i comuni mortali, o per i personaggi dei centri di potere e della politica si sono rese possibili protezioni, controlli e cure che molti di noi non avrebbero potuto avere. Non a caso, il numero dei morti “comuni” per la pandemia, ad oggi, ha raggiunto la tremenda cifra di 72.000 unità.

«Non appena arriverà il vaccino… – avevo pensato – … la situazione si riequilibrerà, insomma come la Colt il vaccino ci renderà uguali». Non è andata così: il Covid-19, almeno nel caso italiano, sta mettendo in evidenza un altro tipo di diseguaglianza, quella di merito, come dire il divario tra i capaci e gli incapaci, lasciando in mano a questi ultimi, purtroppo, la gestione della più grande vaccinazione di massa che la storia dell’umanità ricordi. Qualcuno come il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, ha saputo rappresentare plasticamente l’idea di questo divario, facendosi subito vaccinare – unico governatore a farlo – con una delle 720 dosi arrivate ieri mattina in Campania, pur non essendo in nessuna lista particolare. Forse l’intento del De Luca era buono e magari voleva invogliare i suoi corregionali a vaccinarsi senza timore, ma quel che è certo il suo gesto ha ottenuto un risultato mediatico disastroso perché è stato visto come una prevaricazione alla Marchese del Grillo.

Ma, per carità, non voglio entrare in polemica con De Luca, detto ‘o sceriffo; non voglio soffermarmi sul perché il furgone dei vaccini provenienti dal Belgio, allungando il percorso, sia entrato in Italia dal Brennero e non dalla Svizzera; come non voglio neppure chiedere al nostro governo se ritiene seria la possibilità di vaccinare gli italiani sotto i tendoni del commissario Domenico Arcuri, o perché a noi sono toccate soltanto 9.750 dosi di vaccino mentre alla Germania 150.000. Voglio soffermarmi, piuttosto, sullo spettacolo che stanno dando certi politici come il citato De Luca in Italia e Biden in America dove il presidente in pectore – la massima espressione del politicamente corretto dei democratici – si è fatto fotografare mentre veniva vaccinato da un sanitario di colore… il medico bianco sarebbe stato politicamente scorretto per un paladino dei Black Lives Matter e degli altri movimenti di protesta afro americani.

A differenza della Colt, devo realizzare pertanto che il vaccino anti Covid non renderà gli esseri umani più uguali, ma ancora più diversi avendo i gruppi di potere realizzato che sia il virus, sia il vaccino per combatterlo si possono prestare a molti scopi. Magari anche a quelli terapeutici.

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