Asili e case di cura, in arrivo la videosorveglianza
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Intristisce dover costatare che il Pirellone è costretto a far installare le telecamere nelle scuole e nelle case di cura perché non ci fidiamo più di coloro che dovrebbero accudire i nostri vecchi ed i nostri bambini
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L’altro ieri in Regione Lombardia è stata approvata la mozione Palumbo-Tironi che impegna la Regione a far sì che le strutture ricettive di anziani e disabili si muniscano di telecamere interne per ragioni che ha spiegato lo stesso Palumbo in un comunicato stampa che sintetizziamo nei punti essenziali: «Regione Lombardia sul tema è già all’avanguardia avendo adottato, nel febbraio dello scorso anno, una legge specifica che mira a favorire l’installazione di sistemi di video sorveglianza nelle strutture che ospitano persone con fragilità […] La videosorveglianza diventa a tutti gli effetti una conditio sine qua non per ottenere fondi regionali…».
Palumbo ha tenuto anche a precisare che mentre si tutelano i deboli bisogna stare attenti a non penalizzare ed a scoraggiare gli operatori sanitari dello specifico settore perché: «…debole è sia un anziano o un disabile indifeso, ma lo è anche un operatore sanitario che non può discolparsi da accuse infamanti e, magari, non veritiere. Le registrazioni a disposizione dell’autorità giudiziaria saranno, quindi, a favore di tutti i soggetti interessati».
La tutela delle categorie più deboli è un tema che, evidentemente, sta molto a cuore al neo-consigliere Palumbo il quale, assieme a Simona Tironi, sta già lavorando ad una mozione per rendere obbligatoria l’installazione di telecamere anche negli asili nido di Lombardia, memore forse di quanto accadde proprio in un asilo nido di Gavirate lo scorso mese di aprile. Bravi. Intristisce, però, dover costatare che bisogna far installare le telecamere nelle scuole e nelle case di cura perché non ci fidiamo più di coloro che dovrebbero accudire i nostri vecchi ed i nostri bambini.