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La pace come principio educativo, una scuola senza conflitti

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La conferenza organizzata a Verona sarà un investimento per il futuro affinché una società di amorfi individui con la testa perennemente chinata sugli smartphone, possa finalmente ritrovare la strada della “democrazia interiore” e il connesso valore dello studio e della solidarietà che sono basilari per potervi costruire sopra una società con un diverso bagaglio etico e culturale

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Con i tempi che corrono, la pace in senso generale è diventata più che mai un valore tanto desiderabile quanto raccomandabile ma, ahinoi, poco applicato. E, invece, sarebbe bene farne una materia di studio che divenga obbligatoria nel nostro sistema scolastico, a partire dalle elementari fino alle superiori. Ed è stata, perciò, molto lungimirante l’iniziativa del Polo Europeo della Conoscenza – IC Bosco Chiesanuova, rete nazionale di istituzioni educative, in collaborazione con l’Università di Verona – Dipartimento di Scienze Umane, e con Clementoni, che ha organizzato la conferenza internazionale sul tema nell’ambito del progetto europeo “Erasmus+KA3” (Supporto per le politiche educative N° 612872-EPP-1-2019-1-IT-EPPKA3-PI-FORWARD – “Robotica contro il Bullismo” www.roboticavsbullismo.net).

La conferenza, pensata in modo modulare, si svolgerà il prossimo 3 dicembre e avrà come obiettivo “La pace come principio educativo, una scuola senza conflitti”, un proponimento quanto mai ampio e impegnativo da raggiungere e che, proprio per questa ragione, avrà un decorso multidisciplinare e sarà sviscerato da relatori nazionali e internazionali mediante tavole rotonde e workshop gratuiti aperti a tutti.

Nel corso della giornata del 3 dicembre verranno trattati, e soprattutto approfonditi, temi come una scuola senza conflitti, il giusto approccio degli esseri umani con la natura e  l’intelligente utilizzo della robotica per combattere il bullismo perché, ed è questo il punto che crediamo si voglia rimarcare, quella senza conflitti è, soprattutto, una scuola di principi e di valori, dove la collaborazione e il rispetto per le identità e le diverse abilità individuali diventano l’elemento fondante per l’educazione degli studenti e per la costruzione di un futuro migliore per la società umana, quella attuale e, soprattutto, quella in divenire.

In altre parole la conferenza organizzata a Verona sarà un investimento per il futuro affinché una società di amorfi individui con la testa perennemente chinata sugli smartphone, possa ritrovare la strada della “democrazia interiore” e il connesso valore della solidarietà che sono basilari per potervi costruire sopra una società con un diverso bagaglio etico e culturale. E, a riprova che stiamo parlando di valori senza confini c’è l’elenco dei Paesi che parteciperanno all’evento: Spagna, Portogallo, Polonia, Romania, Macedonia del Nord, Turchia, Brasile, Perù, India, Regno Unito, Norvegia, Grecia, Slovenia, Lituania, Lettonia, Svizzera, Marocco, Uruguay e Bulgaria.

Per informazioni, il programma e il link per registrarsi: https://www.europole.org/conferenza2022/

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