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Chi vuol salvare veramente il genere umano dall’estinzione?

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È in atto un paradosso che tutti fingono di non vedere, che è quello di una Sinistra ambientalista la quale da un lato si fa, giustamente, sostenitrice di ogni movimento che lotta per salvare la natura e gli esseri umani dall’estinzione come effetto finale dei guasti che stiamo provocando all’ambiente, dall’altro lato si sta battendo forsennatamente per agevolare l’estinzione biologica del genere umano tramite delle unioni che sono per forza di natura sterili

– *Maria Angela Buttiglieri –

All’arrivo della primavera, seduti nei banchi gli alunni con i grembiuli neri e bianchi, la maestra anche soltanto affacciandosi dalla finestra dell’aula aperta sul giardino della scuola, si industriava di descrivere ai suoi bambini la spettacolarità della natura: il bruco peloso che si trasformava in una splendida farfalla, mamma passera e papà passero che si alternavano per nutrire i loro pulcini nel nido situato sull’albero di fronte. A nessuno sarebbe venuto in mente che da lì a poco qualcuno avrebbe brigato per introdurre un piano formativo scolastico relativo all’omofobia ed alla transfobia, due temi ostici per degli adulti figuriamoci per dei bambini ai quali è stata negato l’insegnamento dell’educazione civica e che, fuori dalla scuola pensano ancora a scambiarsi le figurine annesse ai buoni sconto del supermercato.

Eppure sta accadendo proprio questo con il Ddl – Disegno di legge Zan, un proponimento legislativo che mai avrei mai pensato potesse formularsi in piena emergenza sanitaria con l’avanzata di una variante virale di una certa importanza, se è vero che il governo già si sta pensando a nuovi lockdown. Un Ddl che si picca di voler proteggere le minoranze adottando misure di prevenzione e contrasto alla discriminazione legata al sesso… e le altre minoranze? I senzatetto, i cinque milioni di poveri, gli orfani, i giovani sbandati, i pensionati alla canna del gas, le donne maltrattate, gli immigrati regolari? Non sono minoranze delle quali bisognerebbe prendersi cura? A me interessa davvero poco il fatto che una mattina il tagliaboschi Aniello si sveglia percependosi come Nella, m’interessa molto di più sapere che non morirò di fame una volta in pensione.

E poi che diavolo significa identità di genere? Che ognuno si sceglie il sesso indipendentemente dal lavoro fatto da Madre Natura attraverso un infallibile processo che, proprio perché tale, dura da quattro miliardi di anni? Ebbene, tra Madre natura e dei folli cialtroni antiscientifici che vorrebbero sovvertire le sue leggi, consentitemi di optare per la prima senza se e senza ma. Anzi, sarò ancora più chiara: come medico, come donna, come madre, come essere umano che ha a cuore il prosieguo del mondo, considero pura follia voler sovvertire le leggi della natura.

Al riguardo si sta sta materializzando un paradosso che tutti fingono di non vedere, che è quello di una Sinistra ambientalista la quale da un lato si fa, giustamente, brando di ogni movimento che lotta per salvare gli esseri umani dall’estinzione quale effetto finale dei terribili guasti che stiamo provocando all’ambiente, dall’altro si batte forsennatamente per agevolare l’estinzione biologica del genere umano tramite delle unioni che sono per forza di cose sterili.

Attenzione signori, il sesso può essere molte cose ma di certo non è un gioco, mentre noi stiamo facendo del tutto per farlo sembrar tale i nostri ragazzi. Ovviamente questo bailamme sulle identità sessuali, il voler creare problemi anche dove non ci sono, serve alla classe politica al potere in questo Paese dalla fine della II Guerra Mondiale, per non dover spiegare agli italiani come intende risolvere i (veri) problemi connessi allo sviluppo economico, al mostruoso debito pubblico alla sopravvivenza della Nazione come entità culturale e politica.

Per fortuna, mentre la politica si accapiglia sul Ddl Zan, ci sono ancora tante maestre che continuano a spiegare ai loro scolari come il bruco peloso si trasformi in farfalla e che sono mamma passera e papà passero, ovvero un maschietto e una femminuccia, ad assicurare il prosieguo della loro specie.

* Specialista in anestesia, rianimazione, igiene e medicina preventiva; responsabile di FdI del dipartimento salute della Lombardia e consigliere comunale a Busto Arsizio

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