Scusate l’interruzione

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Siamo ritornati dopo il restauro del sito convinti più di prima di non essere immuni da passioni e da simpatie e, tuttavia, continueremo a scegliere di volta in volta le battaglie da combattere, senza stare a guardare di quale colore politico siano i “cobelligeranti”. Ciò perché il nostro fine ultimo non è cambiato, continueremo ad inseguire la correttezza della narrazione, la cultura della democrazia e la difesa ad oltranza di tutti quei valori che ne discendono
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Come promesso alcuni giorni fa, siamo di nuovo in rete con una versione rinnovata e, crediamo, più moderna de “Il Rullo”. Il rinnovamento è stata motivata da diversi intendimenti, primo tra tutti quello di rendere il sito adeguato ai tempi ed alla tecnologia che ci incalza ogni giorno di più. Poi, in ordine d’importanza, v’era anche la necessità di scegliere una grafica ed un logo che non potessero prestarsi ad equivoci sulla nostra collocazione politica che – lo ribadiamo – è neutra nel senso che non siamo né di destra, né di sinistra e tantomeno di centro ma, molto più banalmente, siamo spiriti liberi.

Per carità, non sosterremo mai di essere assolutamente immuni da passioni e da simpatie ma di certo – ed è in questo il nostro esprit libre – continueremo a scegliere di volta in volta le battaglie da combattere, senza stare a guardare di quale colore politico siano i “cobelligeranti”, perché il nostro fine ultimo non è cambiato: continueremo ad inseguire la correttezza della narrazione, la cultura della democrazia e la difesa ad oltranza di tutti i valori che ne discendono, primo tra tutti quello dell’identità della Nazione.

Ovviamente non ci illudiamo che nella terra dei sempiterni guelfi e ghibellini proponimenti così equidistanti possano, sul brevissimo termine, incentivare dei finanziatori del sito, per cui continueremo ad autofinanziarci perché ogni vostro Mi Piace, ogni interazione, ogni commento, anche quando dissenziente, è stato, e sarà, per noi il più grande finanziamento che potessimo sperare.

La nuova grafica non è ancora perfetta, mentre scriviamo Twitter non ci ha ancora inviato le coordinate d’interazione e molte cose sono da migliorare, e tuttavia non abbiamo voluto aspettare che tutto fosse perfetto prima di ripartire, non v’era tempo. Infatti, il nostro Paese e tutti i popoli del Vecchio Continente si trovano ad un bivio contrassegnato da due cartelli direzionali recanti la scritta Nazionalità e Globalismo, cartelli che – come si fa in guerra – vengono continuamente spostati, per confondere od irretire coloro che vorrebbero imboccare l’una o l’altra strada.

Ecco, nel nostro piccolo speriamo di poter dare un contributo affinché quei cartelli restino al loro posto, senza trucchi e senza inganni, in modo che coloro i quali decideranno di seguire le loro indicazioni siano consapevoli di dove stanno andando.

Immagine: Napoli, Museo Nazionale di Capodimonte, Annibale Carracci ”Ercole al bivio”