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Trump o lo Spirito Santo?

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la Sinistra italiana
La Sinistra non si pone mai interrogativi, non è mai sfiorata dai dubbi, ha una risposta per tutto e soluzioni per nulla, si spaccia perfino per defensor fidei e poi ha così poca considerazione per lo Spirito Santo che in conclave lo dà perdente con Trump

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Quando qualcosa o qualcuno piace alla Sinistra, statene certi che quel qualcosa o qualcuno diventeranno la pietra di paragone del giusto, del bello, della santità e della democrazia, in altre parole del politicamente corretto. Una di queste pietre di paragone era diventato il defunto papa Bergoglio, a nostro avviso un mediocre pretone di campagna che, però, diceva sempre le cose che piacevano alla Sinistra su qualsiasi tema. A riguardo bisogna anche dire che, nonostante non sia stato sempre così in passato, la Chiesa cristiana a nostro avviso è di Sinistra perché il progetto evangelico che ne è alla base, inutile negarlo, è di Sinistra e perciò non ci sconvolgevano alcune prese di posizione populistiche del defunto papa del tipo “Come vorrei una Chiesa povera per i poveri”. Però, il desiderio bergogliano così espresso era una cazzata perché un povero non può aiutare un altro povero come, invece, dovrebbe fare la Chiesa come il mare manzoniano che riceve acqua da tutte le parti e torna a ridistribuirla ai fiumi sotto forma di pioggia. Ergo, la Chiesa deve essere ricca se vuole aiutare i bisognosi e, soprattutto, deve essere credibile sotto il profilo spirituale e non continuare a prodursi in cattivi esempi che vanno dalla pessima gestione dell’Istituto Opere Religiose – Ior negli anni Ottanta, al cardinale Becciu condannato e destituito per peculato qualche anno fa, senza parlare della pedofilia e della frociaggine (copyright Bergoglio) allignante al suo interno.

Ebbene, nonostante i suoi non pochi limiti come capo della Chiesa, secondo la Sinistra Bergoglio era il modello al quale si sarebbe dovuto ispirare il conclave per eleggere il suo successore. Ma, sarà stato perché lo Spirito Santo non era d’accordo con loro, sarà stato perché in seno al conclave si è riaffermato l’istinto di conservazione della Chiesa, sta di fatto che gli alter ego di Bergoglio, Parolin e Zuppi, non sono stati eletti e, al posto dei due, sul soglio petrino è stato insediato un quasi sconosciuto cardinale nordamericano, come dire un compatriota di Donald Trump. Ebbene, è bastata questa coincidenza per far pensare agli orfani di Bergoglio che molti degli elettori di Benedetto XIV erano stati indotti a votarlo con corpose donazioni di beneficenza alle loro diocesi da parte di alcuni oligarchi americani, ovviamente emissari del truce Tycoon.

In un certo senso invidiamo la Sinistra perché si ritiene depositaria di tutte le certezze del mondo senza sentirsi ridicola, non le vengono mai dubbi, non si pone mai interrogativi, ha una risposta per tutto e soluzioni per nulla, si spaccia per defensor fidei (e già questo fa scompisciare dalle risate) e poi ha così poca considerazione per lo Spirito Santo che in conclave lo dà perdente contro Trump. Invece, fossimo nei suoi panni terremmo più da conto la potenza della sacra colomba bianca dei cristiani, perché sarebbe soltanto per opera sua se dovesse (sciaguratamente) tornare a governare questo Paese in un momento a dir poco disperato per le sorti dell’umanità.

(Copertina di Donato Tesauro)

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